la Coltivazione
vaporizzatore con pompa manuale a pressione
Per coltivare le piante grasse bisogna innanzitutto armarsi di molta pazienza. Se si ha un carattere per il quale si vorrebbe ottenere risultati in poco tempo, forse, meglio iniziare a coltivare piante come il basilico. Si deve innanzitutto capire che gli obiettivi da darsi, per avere piante grasse belle ed in salute, avranno scadenze lunghe, non certamente giornaliere e sono sicuro che leggendo questo sito questo aspetto risulterà ben chiaro. A volte, dimenticarsele, se sono in salute, potrebbe, paradossalmente, essere utile. Ma questa affermazione è chiara solo per chi coltiva da anni.
GLI STRUMENTI
C'è bisogno di munirsi anche di vari strumenti. Magari, quando ho iniziato io, avessi avuto qualcuno che mi avesse illustrato tutto questo.
Qui di seguito una piccola lista con informazioni sommarie e suggerimenti di strumenti a basso costo, in base alla mia esperienza.
§ Bisogna preliminarmente avere un paio di guanti belli spessi per evitare di forarsi se si deve avere a che fare con piante grasse con spine o glochidi come con la maggior parte delle cactaceae. Evitate di spendere poco e preoccupatevi che vi proteggano, altrimenti sono inutili se le spine passano ugualmente.
§ Bisogna munirsi di un buon terriccio. Questo deve essere preparato ad hoc, poiché quelli già pronti in commercio non sono del tutto adeguati. Infatti, è utile aggiungere a questi ultimi almeno un tipo di inerte tra pomice e lapillo, meglio se entrambi, per rendere il substrato più drenante.
§ L'inerte dovrà esser usato senza terriccio anche sul fondo del vaso ed intorno al colletto della pianta.
§ Meglio avere un bel contenitore dove poter miscelare i vari elementi ed un cucchiaio per poter distribuire nel vaso il substrato ottenuto.
§ Poiché spesso bisogna liberare le radici dal terriccio vecchio è possibile aver bisogno di strumenti quali uno spazzolino da denti, una forchetta ed uno stuzzicadenti per poter districare radici di diverse grandezze e ripulirle per bene.
§ Un coltello od un cutter per poter tagliare le parti malate della pianta (disinfettare la lama dopo ogni taglio con solventi o su fiamma viva) o per poter fare talee con un taglio netto (non si devono usare le forbici).
§ Bisogna avere un vaso adeguato alle dimensioni della pianta e delle sue radici, con dei fori di scolo (mai usare al posto del vaso un coprivaso!), possibilmente sterilizzato con prodotti liquidi adeguati se già utilizzato con piante malate.
§ Bisogna anche avere un concime per piante grasse con caratteristiche specifiche da usare solo sulle piante che ne hanno bisogno, nei periodi di crescita, sicuramente non per piante rinvasate da pochi mesi.
§ Serve sempre uno spruzzatore/vaporizzatore con pompa manuale a pressione per poter dare i prodotti chimici come antiparassitari o fungicidi.
§ Un annaffiatoio da giardino per annaffiare se si hanno pochi esemplari, altrimenti consiglio di usare direttamente una gomma collegata ad una pompa.
§ Un posto per poter predisporre una serra fredda per le piante che possono passare l'inverno all'esterno, un solaio/soffitta o la stanza più fresca della casa per le altre che invece morirebbero in serra fredda poiché necessitano di temperature più alte nel periodo di riposo. Alcuni utilizzano serre riscaldate, decisione sicuramente ottimale in quanto si può decidere di far partire il riscaldamento solo quando la temperatura della serra scende sotto una gradazione prestabilita, ma tutto ciò comporta costi davvero elevati, non per tutti. Io, ad esempio, non ne possiedo una.
§ Molti utilizzano una stazione meteo, da tenere in casa, con il sensore esterno, da tenere in serra fredda, per poter monitorare in ogni momento la temperatura in serra fredda.
Come strumento alternativo si può utilizzare un termometro con mercurio che tenga in memoria sia la massima sia la minima dopo ogni reset manuale.
§ Se si desidera iniziare a seminare la scelta ottimale sarebbe utilizzare un germinatoio con cui poter far nascere le piante anche in casa durante l'inverno. Bisogna però costruirselo da soli se si vuole risparmiare, perché quelli in commercio costano parecchio. Altrimenti, per chi si accontenta di seminare in primavera come me, basta collocare i vasi in serra fredda o in mini serre di plastica che hanno buchi di aerazione regolabili e che costano pochi euro.
§ Bisogna trovare un posto ben illuminato o assolato (dipende se bisogna metterle al sole pieno o all'ombra) per la primavera e l'estate fuori all'aperto, perché le piante grasse hanno bisogno dell'aria aperta!. Se dovete tenerle per forza in casa coltivate altro, vi conviene.
§ Per ricordarsi i nomi delle proprie piante grasse e per potersi segnare altre informazioni come la data di acquisto, l'anno del rinvaso ecc... è possibile utilizzare etichette o cartellini specifici in PVC: hanno la proprietà che se si utilizza la matita né il sole né l'acqua né prodotti come la candeggina cancellano la scritta. Esistono di varie grandezze e di vari colori. Anche se il cartellino in PVC risulta la scelta ottimale poiché creato apposta per l'appassionato, se non si vogliono utilizzare per varie ragioni è possibile ottenere un qualcosa di simile tagliando ad esempio la plastica dei vasetti di yogurt, oppure utilizzare i cucchiai piccoli di plastica. Purtroppo però su questi ultimi è possibile utilizzare solo l'indelebile ma con il tempo ed il sole la scritta scolorisce completamente.
§ Se, dopo aver trovato una pianta malata, non si vogliono buttare vaso e inerti come il lapillo si dovrà cercare di sterilizzarli: il vaso, solo se di plastica, con prodotti contenenti candeggina, gli inerti mettendoli in una pentola a bollire, altrimenti le malattie potrebbero colpire le piante rinvasate!
§ Se si ha la possibilità di coltivare solo in casa, meglio aver poche piante da sistemare presso una fioriera da balcone o da finestra.
§ L'appassionato imparerà presto a sue spese che avere a portata di mano una pinzetta aiuta a togliere le spine ed i glochidi dalle mani.
Qui di seguito una piccola lista con informazioni sommarie e suggerimenti di strumenti a basso costo, in base alla mia esperienza.
§ Bisogna preliminarmente avere un paio di guanti belli spessi per evitare di forarsi se si deve avere a che fare con piante grasse con spine o glochidi come con la maggior parte delle cactaceae. Evitate di spendere poco e preoccupatevi che vi proteggano, altrimenti sono inutili se le spine passano ugualmente.
§ Bisogna munirsi di un buon terriccio. Questo deve essere preparato ad hoc, poiché quelli già pronti in commercio non sono del tutto adeguati. Infatti, è utile aggiungere a questi ultimi almeno un tipo di inerte tra pomice e lapillo, meglio se entrambi, per rendere il substrato più drenante.
§ L'inerte dovrà esser usato senza terriccio anche sul fondo del vaso ed intorno al colletto della pianta.
§ Meglio avere un bel contenitore dove poter miscelare i vari elementi ed un cucchiaio per poter distribuire nel vaso il substrato ottenuto.
§ Poiché spesso bisogna liberare le radici dal terriccio vecchio è possibile aver bisogno di strumenti quali uno spazzolino da denti, una forchetta ed uno stuzzicadenti per poter districare radici di diverse grandezze e ripulirle per bene.
§ Un coltello od un cutter per poter tagliare le parti malate della pianta (disinfettare la lama dopo ogni taglio con solventi o su fiamma viva) o per poter fare talee con un taglio netto (non si devono usare le forbici).
§ Bisogna avere un vaso adeguato alle dimensioni della pianta e delle sue radici, con dei fori di scolo (mai usare al posto del vaso un coprivaso!), possibilmente sterilizzato con prodotti liquidi adeguati se già utilizzato con piante malate.
§ Bisogna anche avere un concime per piante grasse con caratteristiche specifiche da usare solo sulle piante che ne hanno bisogno, nei periodi di crescita, sicuramente non per piante rinvasate da pochi mesi.
§ Serve sempre uno spruzzatore/vaporizzatore con pompa manuale a pressione per poter dare i prodotti chimici come antiparassitari o fungicidi.
§ Un annaffiatoio da giardino per annaffiare se si hanno pochi esemplari, altrimenti consiglio di usare direttamente una gomma collegata ad una pompa.
§ Un posto per poter predisporre una serra fredda per le piante che possono passare l'inverno all'esterno, un solaio/soffitta o la stanza più fresca della casa per le altre che invece morirebbero in serra fredda poiché necessitano di temperature più alte nel periodo di riposo. Alcuni utilizzano serre riscaldate, decisione sicuramente ottimale in quanto si può decidere di far partire il riscaldamento solo quando la temperatura della serra scende sotto una gradazione prestabilita, ma tutto ciò comporta costi davvero elevati, non per tutti. Io, ad esempio, non ne possiedo una.
§ Molti utilizzano una stazione meteo, da tenere in casa, con il sensore esterno, da tenere in serra fredda, per poter monitorare in ogni momento la temperatura in serra fredda.
Come strumento alternativo si può utilizzare un termometro con mercurio che tenga in memoria sia la massima sia la minima dopo ogni reset manuale.
§ Se si desidera iniziare a seminare la scelta ottimale sarebbe utilizzare un germinatoio con cui poter far nascere le piante anche in casa durante l'inverno. Bisogna però costruirselo da soli se si vuole risparmiare, perché quelli in commercio costano parecchio. Altrimenti, per chi si accontenta di seminare in primavera come me, basta collocare i vasi in serra fredda o in mini serre di plastica che hanno buchi di aerazione regolabili e che costano pochi euro.
§ Bisogna trovare un posto ben illuminato o assolato (dipende se bisogna metterle al sole pieno o all'ombra) per la primavera e l'estate fuori all'aperto, perché le piante grasse hanno bisogno dell'aria aperta!. Se dovete tenerle per forza in casa coltivate altro, vi conviene.
§ Per ricordarsi i nomi delle proprie piante grasse e per potersi segnare altre informazioni come la data di acquisto, l'anno del rinvaso ecc... è possibile utilizzare etichette o cartellini specifici in PVC: hanno la proprietà che se si utilizza la matita né il sole né l'acqua né prodotti come la candeggina cancellano la scritta. Esistono di varie grandezze e di vari colori. Anche se il cartellino in PVC risulta la scelta ottimale poiché creato apposta per l'appassionato, se non si vogliono utilizzare per varie ragioni è possibile ottenere un qualcosa di simile tagliando ad esempio la plastica dei vasetti di yogurt, oppure utilizzare i cucchiai piccoli di plastica. Purtroppo però su questi ultimi è possibile utilizzare solo l'indelebile ma con il tempo ed il sole la scritta scolorisce completamente.
§ Se, dopo aver trovato una pianta malata, non si vogliono buttare vaso e inerti come il lapillo si dovrà cercare di sterilizzarli: il vaso, solo se di plastica, con prodotti contenenti candeggina, gli inerti mettendoli in una pentola a bollire, altrimenti le malattie potrebbero colpire le piante rinvasate!
§ Se si ha la possibilità di coltivare solo in casa, meglio aver poche piante da sistemare presso una fioriera da balcone o da finestra.
§ L'appassionato imparerà presto a sue spese che avere a portata di mano una pinzetta aiuta a togliere le spine ed i glochidi dalle mani.