il Concime
Euphorbia mkuziensis
Le piante grasse vivono generalmente in substrati poveri nei loro habitat naturali. Per questo motivo si sono adattate a crescere con nutrimenti a basso contenuto di azoto e zolfo e, al contrario, con più fosforo e potassio. Di conseguenza le piante grasse non hanno necessità di essere concimate spesso. In più, bisogna aggiungere che la quantità di concimazione dipende dal tipo di pianta e dal tipo di terreno in cui è coltivata.
Infatti, una pianta rinvasata entro l'anno non necessiterà di concime, in quanto la parte del substrato contenente terriccio fresco avrà tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno. Viceversa, una pianta con lo stesso substrato da molti anni avrà bisogno di un paio di annaffiature arricchite di concime nel periodo in cui vegeta se non direttamente di un rinvaso senza, quindi, subire concimazioni apposite.
Inoltre il tipo di terreno in cui è coltivata incide sulla concimazione, poiché una pianta che viene coltivata in solo inerte potrà esser concimata di più rispetto ad una pianta coltivata in un substrato che contiene soprattutto terriccio.
Esistono diversi tipi di concimi in commercio: ci sono quelli liquidi o in polvere da sciogliere in acqua o quelli solidi da interrare direttamente nel terreno, a forma di bastoncini o pallini. I fertilizzanti liquidi non devono entrare in contatto direttamente con il fusto della pianta per evitare di bruciarla o di creare problemi agli stomi.
Di solito, nei garden/vivai e supermercati è più facile trovare i concimi in forma liquida da aggiungere all'acqua utilizzata per le innaffiature, anche se alcuni coltivatori specializzati prediligono quello in polvere da sciogliere in acqua.
Quando si acquista un concime per piante grasse bisogna necessariamente guardare i valori di azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) per capirne la qualità. Quelli maggiormente consigliati hanno il fosforo doppio rispetto all'azoto ed il potassio doppio rispetto al fosforo, ad esempio NPK 1-2-4, NPK 3-6-12. Questi sono i valori consigliati in quanto in quanto l'azoto serve per la crescita della pianta ed un suo eccessivo apporto indurrebbe la pianta a crescere più di quanto dovrebbe, senza che la stessa riesca ad indurire per tempo i propri tessuti.
Il fosforo, invece, serve per la fioritura delle piante e per lo sviluppo dell'apparato radicale, mentre il potassio regola lo scorrimento della linfa nei condotti linfatici e, perciò, serve per evitare il congelamento durante l'inverno e per la lignificazione delle parti vecchie.
Se si dovesse acquistare un concime per piante grasse con valori che non rientrano tra quelli consigliati, lo si può tranquillamente utilizzare per quelle piante che difficilmente avranno una crescita anomala, poiché più robuste e meno sensibili o per piante che crescono attraverso ramificazioni facilmente asportabili se dovessero risultare deformi. Personalmente, se un neofita acquista un concime non propriamente adatto, consiglierei di utilizzarlo su piante che siano molto diffuse anche tra i non amanti del genere e che facilmente si riproducono tramite talea di foglia o di ramo. Bisognerebbe in ogni caso evitare piante che appartengono alla famiglia delle Cactaceae e delle Euphorbiaceae. Due piante che invece possono sopportare tranquillamente tutto ciò sono, ad esempio, il Graptopetalum paraguayense ed il Sedum spectabile (vedi foto in fondo alla pagina).
In ogni caso è bene ricordarsi di dimezzare sempre le dosi consigliate nella confezione del concime in quanto queste risultano sempre troppo eccessive rispetto alla reale necessità delle piante grasse. Se ad esempio viene consigliato un tappo di concime in 2 litri di acqua, bisogna utilizzare un tappo in 4 litri di acqua o mezzo tappo in 2 litri di acqua.
Durante l'acquisto bisogna valutare anche la presenza di microelementi come il calcio (Ca), il magnesio (Mg) costituente della clorofilla, il rame (Cu), il ferro (Fe) necessario per la formazione della clorofilla, il manganese (Mn), il molibdeno (Mo), lo zinco (Zn), utili alle nostre amate.
Il concime può aiutare anche il controllo del pH del terreno perché include una sorgente di zolfo che le piante ricevono solo in piccole quantità con l'acqua. Meglio evitare lo zolfo elementare perché diminuisce rapidamente il pH del suolo e causa danni alle piante.
Infatti, una pianta rinvasata entro l'anno non necessiterà di concime, in quanto la parte del substrato contenente terriccio fresco avrà tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno. Viceversa, una pianta con lo stesso substrato da molti anni avrà bisogno di un paio di annaffiature arricchite di concime nel periodo in cui vegeta se non direttamente di un rinvaso senza, quindi, subire concimazioni apposite.
Inoltre il tipo di terreno in cui è coltivata incide sulla concimazione, poiché una pianta che viene coltivata in solo inerte potrà esser concimata di più rispetto ad una pianta coltivata in un substrato che contiene soprattutto terriccio.
Esistono diversi tipi di concimi in commercio: ci sono quelli liquidi o in polvere da sciogliere in acqua o quelli solidi da interrare direttamente nel terreno, a forma di bastoncini o pallini. I fertilizzanti liquidi non devono entrare in contatto direttamente con il fusto della pianta per evitare di bruciarla o di creare problemi agli stomi.
Di solito, nei garden/vivai e supermercati è più facile trovare i concimi in forma liquida da aggiungere all'acqua utilizzata per le innaffiature, anche se alcuni coltivatori specializzati prediligono quello in polvere da sciogliere in acqua.
Quando si acquista un concime per piante grasse bisogna necessariamente guardare i valori di azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) per capirne la qualità. Quelli maggiormente consigliati hanno il fosforo doppio rispetto all'azoto ed il potassio doppio rispetto al fosforo, ad esempio NPK 1-2-4, NPK 3-6-12. Questi sono i valori consigliati in quanto in quanto l'azoto serve per la crescita della pianta ed un suo eccessivo apporto indurrebbe la pianta a crescere più di quanto dovrebbe, senza che la stessa riesca ad indurire per tempo i propri tessuti.
Il fosforo, invece, serve per la fioritura delle piante e per lo sviluppo dell'apparato radicale, mentre il potassio regola lo scorrimento della linfa nei condotti linfatici e, perciò, serve per evitare il congelamento durante l'inverno e per la lignificazione delle parti vecchie.
Se si dovesse acquistare un concime per piante grasse con valori che non rientrano tra quelli consigliati, lo si può tranquillamente utilizzare per quelle piante che difficilmente avranno una crescita anomala, poiché più robuste e meno sensibili o per piante che crescono attraverso ramificazioni facilmente asportabili se dovessero risultare deformi. Personalmente, se un neofita acquista un concime non propriamente adatto, consiglierei di utilizzarlo su piante che siano molto diffuse anche tra i non amanti del genere e che facilmente si riproducono tramite talea di foglia o di ramo. Bisognerebbe in ogni caso evitare piante che appartengono alla famiglia delle Cactaceae e delle Euphorbiaceae. Due piante che invece possono sopportare tranquillamente tutto ciò sono, ad esempio, il Graptopetalum paraguayense ed il Sedum spectabile (vedi foto in fondo alla pagina).
In ogni caso è bene ricordarsi di dimezzare sempre le dosi consigliate nella confezione del concime in quanto queste risultano sempre troppo eccessive rispetto alla reale necessità delle piante grasse. Se ad esempio viene consigliato un tappo di concime in 2 litri di acqua, bisogna utilizzare un tappo in 4 litri di acqua o mezzo tappo in 2 litri di acqua.
Durante l'acquisto bisogna valutare anche la presenza di microelementi come il calcio (Ca), il magnesio (Mg) costituente della clorofilla, il rame (Cu), il ferro (Fe) necessario per la formazione della clorofilla, il manganese (Mn), il molibdeno (Mo), lo zinco (Zn), utili alle nostre amate.
Il concime può aiutare anche il controllo del pH del terreno perché include una sorgente di zolfo che le piante ricevono solo in piccole quantità con l'acqua. Meglio evitare lo zolfo elementare perché diminuisce rapidamente il pH del suolo e causa danni alle piante.