ACQUISTI DA EVITARE
Ecco una carrellata di assurdità su cui molte persone non hanno, con ogni probabilità, ancora avuto modo di riflettere, vuoi per la vita frenetica, vuoi perché "tanto sono solo piante". Anche gli animali, come i nostri amati cani e gatti, sono stati un minimo tutelati dalle leggi solo negli ultimi anni. Non pretendo certamente che si facciano leggi a favore delle piante (anche se alcune ordinanze comunali per tutelare specifiche piante sono state emesse), anche se ce ne sarebbe bisogno. Ciò che vorrei in questo sito è farvi capire che le cose elencate sotto sono cose inutili, spesso costose e non vi consentiranno di coltivare piante in salute.
Ricordatevi sempre che se queste aberrazioni non vengono vendute non continueranno a produrle: le leggi di mercato argineranno questi problemi.
Ricordatevi sempre che se queste aberrazioni non vengono vendute non continueranno a produrle: le leggi di mercato argineranno questi problemi.
PIANTE VERNICIATE
Quando ci si reca in molti supermercati, garden e vivai, purtroppo, in certi periodi dell'anno, come il Santo Natale, si trovano piante grasse maltrattate.
Alcune di loro, specialmente Echeveria agavoides, certe Mammillaria e Monvillea spegazzinii, sono verniciate di rosso, viola, argento, nero, blu, sostanze che non dovrebbero ucciderle nell'immediato ma che purtroppo le deturpano. Infatti solo la parte che crescerà sarà del colore naturale lasciando il colore sulla parte vecchia.
Se parliamo della più commercializzata Echeveria agavoides, dobbiamo dire che questa pianta, se non morirà entro breve termine ma riuscirà a crescere ed invecchiare, perderà naturalmente le foglie colorate dopo alcuni anni. Potrebbe succedere, però, che la pianta dopo poco muoia poiché, oltre al colore, è stata coltivata in serra con temperature più alte e nutrita con concimi per farla crescere più velocemente, sembrando bella gonfia.
Quindi, anche se l'Echeveria agavoides resiste in serra fredda nel nord Italia, dove le temperature sono più basse, quella coltivata in garden non è stata abituata lentamente al calare delle temperature e perciò bisognerà ricoverarla in casa se la si acquista in inverno per evitare che muoia. Essendo poi, purtroppo, abituata al concime risentirà della mancanza di tutto quel nutrimento e avrà un calo drastico. Ciò non significa, però, che bisogna continuare a nutrirla con tali sostanze, perché filerebbe o morirebbe. Per cercare di salvarla bisognerà esporla dove in casa c'è più luce possibile per evitare che "fili" ed annaffiarla solamente quando è strettamente necessario. Non significa darle un goccio d'acqua ogni mese, ma tenerla sott'occhio per vedere quando ha estrema necessità di esser annaffiata. Se poi c'è scarsità di luce bisogna evitare di bagnarla e sperare che non muoia, poiché le piante verniciate hanno difficoltà di fotosintesi. Se viene coltivata nella giusta maniera in un paio di anni, avrete sicuramente una pianta del colore normale, che potrà riprendere la proprio vita col normale ciclo di crescita e riposo. Io stesso ho recuperato una Echeveria agavoides completamente verniciata di rosso che mi è stata regalata durante l'inverno, conservandola in salotto senza annaffiarla durante l'inverno. Sicuramente è apprezzabile ricevere un regalo, anche perché molto spesso si pensa che le proprio perché viene spesso venduta così, non ci sono problemi di sorta per la pianta. Ma vi chiedo, prima di cambiare argomento, voi lo regalereste un cagnolino tutto colorato, ad esempio, di verde? Pensateci bene prima di acquistare certi regali!
Bisogna ricordare che esistono già Echeveria con colori naturali molto diversi rispetto al "solito" verde della Echeveria agavoides: infatti l'Echeveria 'Black Prince' è naturalmente quasi nera, l'Echeveria 'Pearl of Nuramberg' è rosa, l'Echeveria affinis è viola, l'Echeveria 'Blue rose' è tendente ad un azzurrognolo.
Se poi andiamo su altri generi o altre famiglie possiamo praticamente trovare tutti i colori.
Alcune di loro, specialmente Echeveria agavoides, certe Mammillaria e Monvillea spegazzinii, sono verniciate di rosso, viola, argento, nero, blu, sostanze che non dovrebbero ucciderle nell'immediato ma che purtroppo le deturpano. Infatti solo la parte che crescerà sarà del colore naturale lasciando il colore sulla parte vecchia.
Se parliamo della più commercializzata Echeveria agavoides, dobbiamo dire che questa pianta, se non morirà entro breve termine ma riuscirà a crescere ed invecchiare, perderà naturalmente le foglie colorate dopo alcuni anni. Potrebbe succedere, però, che la pianta dopo poco muoia poiché, oltre al colore, è stata coltivata in serra con temperature più alte e nutrita con concimi per farla crescere più velocemente, sembrando bella gonfia.
Quindi, anche se l'Echeveria agavoides resiste in serra fredda nel nord Italia, dove le temperature sono più basse, quella coltivata in garden non è stata abituata lentamente al calare delle temperature e perciò bisognerà ricoverarla in casa se la si acquista in inverno per evitare che muoia. Essendo poi, purtroppo, abituata al concime risentirà della mancanza di tutto quel nutrimento e avrà un calo drastico. Ciò non significa, però, che bisogna continuare a nutrirla con tali sostanze, perché filerebbe o morirebbe. Per cercare di salvarla bisognerà esporla dove in casa c'è più luce possibile per evitare che "fili" ed annaffiarla solamente quando è strettamente necessario. Non significa darle un goccio d'acqua ogni mese, ma tenerla sott'occhio per vedere quando ha estrema necessità di esser annaffiata. Se poi c'è scarsità di luce bisogna evitare di bagnarla e sperare che non muoia, poiché le piante verniciate hanno difficoltà di fotosintesi. Se viene coltivata nella giusta maniera in un paio di anni, avrete sicuramente una pianta del colore normale, che potrà riprendere la proprio vita col normale ciclo di crescita e riposo. Io stesso ho recuperato una Echeveria agavoides completamente verniciata di rosso che mi è stata regalata durante l'inverno, conservandola in salotto senza annaffiarla durante l'inverno. Sicuramente è apprezzabile ricevere un regalo, anche perché molto spesso si pensa che le proprio perché viene spesso venduta così, non ci sono problemi di sorta per la pianta. Ma vi chiedo, prima di cambiare argomento, voi lo regalereste un cagnolino tutto colorato, ad esempio, di verde? Pensateci bene prima di acquistare certi regali!
Bisogna ricordare che esistono già Echeveria con colori naturali molto diversi rispetto al "solito" verde della Echeveria agavoides: infatti l'Echeveria 'Black Prince' è naturalmente quasi nera, l'Echeveria 'Pearl of Nuramberg' è rosa, l'Echeveria affinis è viola, l'Echeveria 'Blue rose' è tendente ad un azzurrognolo.
Se poi andiamo su altri generi o altre famiglie possiamo praticamente trovare tutti i colori.
PIANTE CON ACCESSORI INCOLLATI O INFILATI
Altre piante, specialmente le Cactaceae, si trovano con fiori di plastica, sombreri, travestimenti da Babbo Natale o occhi, incollati con sostanze che strappano parte della piante se si cerca di rimuoverli. Nella migliore delle ipotesi queste decorazioni sono infilate con del fil di ferro che lasciano buchi nella pianta.
PIANTE LUMINOSE
Altre ancora vengono vendute addirittura con sostanze iniettate al loro interno, per far sì che la pianta si illumini al buio. Comprereste un cane che si illumina al buio? Non posso immaginare quanto poco possano vivere queste povere piante...
Per fortuna sono già alcuni anni che non le vedo più in vendita nella mia zona, ma vi avviso lo stesso, perché le mode senza senso sono capaci di ritornare.
Per fortuna sono già alcuni anni che non le vedo più in vendita nella mia zona, ma vi avviso lo stesso, perché le mode senza senso sono capaci di ritornare.
PIANTE USTIONATE CHIMICAMENTE
Ultimamente, sembrerebbe che sul mercato siano presenti piante ustionate con sostanze chimiche per creare variegature stravaganti. Infatti, dalle foto si può vedere che la variegatura è davvero molto strana. Non è presente in tutte le foglie, ma solamente in alcune ed una in particolare ha una variegatura molto strana: risulta metà verde e metà gialla, ma per il verso sbagliato. In natura le variegature delle Crassula partono alla punta per arrivare fino alla parte attaccata al fusto. Qui, invece, vi è una foglia con tutta la punta verde e l'altra metà gialla. Sinceramente spero che sia solamente una trovata che non prenda piede, anche perché non si conoscono ancora le conseguenze sulla pianta.
PIANTE CON IL sUBSTRATO INCOLLATO
Adesso parliamo di un must che difficilmente riesce ad andare in pensione: le composizioni il cui terreno è composto da sassolini colorati ed incollati. Avete letto bene: un agglomerato di sassolini incollati tra di loro! Sembra quasi assurdo per chi non ne ha mai visto uno in vendita, ma in realtà una composizione con queste caratteristiche non è così difficile. Sarà estremamente laborioso rompere questo agglomerato senza danneggiare irreparabilmente le radici. Se, invece, si ha la malaugurata idea di tentare di coltivare le piante in questo "substrato" (se possiamo definirlo così!) sarà quasi impossibile annaffiare le piante in quanto l'acqua non supererà la colla impermeabile e, contemporaneamente, le piante avranno una estrema difficoltà nel mantenere le proprie radici vive, crearne di nuove e, di conseguenza, sopravvivere.
COMPOSIZIONI IN VETRO
Un'ulteriore tipologia di composizione da non acquistare sono quelle inserite in vasi di vetro senza foro di scolo. Non mi capacito come qualcuno possa comperare assurdità del genere. Voi terreste il vostro amato cane in una ampolla? Sappiate che nemmeno i pesci rossi vivono bene nelle bocce di vetro! Ma passiamo oltre, spiegando meglio come mai non sono da acquistare.
Spesso queste composizioni vengono vendute in bocce di vetro in cui l'unica uscita è anche troppo piccola per poter estrarre le piante, costringendo chi le coltiva a rompere il vaso, pagato spesso a caro prezzo. Se non lo si fa, si va incontro a diverse problematiche. In primis, l'assenza di fori di scolo creerà ristagni idrici che possono portare al marciume radicale. Potranno dirvi, come ho letto in alcuni siti, che basta utilizzare l'argilla espansa per arginare il problema. Niente di più sbagliato. Infatti, basta poca acqua in contenitori simili per andare incontro a questi problemi. Potranno suggerirvi di dare poca acqua, ma anche così non verranno coltivate al meglio, rischiando la disidratazione e successiva morte. Se, poi, il vaso viene coltivato al sole, le piante all'interno lesseranno con estrema facilità. Se la composizione, come spesso accade, ha tipologie di piante troppo diverse tra di loro, non si potranno coltivare tutte quante con i ritmi giusti e alcune potrebbero vivere a discapito di altre. Inoltre, come se non fosse abbastanza, il terriccio contenuto nel vaso è spesso fin troppo esiguo anche per solo una pianta (figuriamoci quindi per una composizione!) e potrebbe anche non essere quello adatto per piante grasse. Capite anche voi che si creano problemi su problemi.
Infine, come si evince anche da alcuni tutorial presenti su internet, dove insegnano a creare queste composizioni in vetro, spesso alcune delle piante all'interno del vetro non sono altro che talee senza radici. Di conseguenza, non si potranno coltivare talee e piante con radici senza perdere alcune di esse.
Spesso queste composizioni vengono vendute in bocce di vetro in cui l'unica uscita è anche troppo piccola per poter estrarre le piante, costringendo chi le coltiva a rompere il vaso, pagato spesso a caro prezzo. Se non lo si fa, si va incontro a diverse problematiche. In primis, l'assenza di fori di scolo creerà ristagni idrici che possono portare al marciume radicale. Potranno dirvi, come ho letto in alcuni siti, che basta utilizzare l'argilla espansa per arginare il problema. Niente di più sbagliato. Infatti, basta poca acqua in contenitori simili per andare incontro a questi problemi. Potranno suggerirvi di dare poca acqua, ma anche così non verranno coltivate al meglio, rischiando la disidratazione e successiva morte. Se, poi, il vaso viene coltivato al sole, le piante all'interno lesseranno con estrema facilità. Se la composizione, come spesso accade, ha tipologie di piante troppo diverse tra di loro, non si potranno coltivare tutte quante con i ritmi giusti e alcune potrebbero vivere a discapito di altre. Inoltre, come se non fosse abbastanza, il terriccio contenuto nel vaso è spesso fin troppo esiguo anche per solo una pianta (figuriamoci quindi per una composizione!) e potrebbe anche non essere quello adatto per piante grasse. Capite anche voi che si creano problemi su problemi.
Infine, come si evince anche da alcuni tutorial presenti su internet, dove insegnano a creare queste composizioni in vetro, spesso alcune delle piante all'interno del vetro non sono altro che talee senza radici. Di conseguenza, non si potranno coltivare talee e piante con radici senza perdere alcune di esse.
BOUQUET DI PIANTE GRASSE
Sinceramente non mancava affatto un video del genere, nel quale si consiglia di prendere delle piante belle e sane, toglierle dalla terra, tagliare parte del fusto con le radici, attaccare la piantina senza radici ad un fil di ferro per creare un bel bouquet! Evidentemente è ciò che ci meritiamo!
Sicuramente avrete un bouquet bellissimo e alla moda, che dura parecchi giorni, ma le piante sono destinate a morire se non vengono liberate e messe a dimora per ricreare radici come ho spiegato in questo sito.
Spero che quei pochi utenti che seguono questo sito evitino di comperare o farsi fare bouquet simili.
Sicuramente avrete un bouquet bellissimo e alla moda, che dura parecchi giorni, ma le piante sono destinate a morire se non vengono liberate e messe a dimora per ricreare radici come ho spiegato in questo sito.
Spero che quei pochi utenti che seguono questo sito evitino di comperare o farsi fare bouquet simili.
PIANTE GRASSE PORTACHIAVI
Alcuni anni fa, ho visto in vendita (in edicola addirittura!) minuscole piante grasse inserite in un minuscolo box di cilindrico di plastica, come portachiavi. Se tenute in questo modo (personalmente direi barbaro!) naturalmente la pianta avrà vita brevissima rispetto ad una pianta tenuta normalmente. In alcuni casi è possibile aprire il plexiglass per poter metter la pianta in un vaso ed iniziarla a coltivare come si deve. Non capisco che necessità ci possa essere di comprare una pianta comune, estremamente minuscola, magari con poche probabilità che viva anche se liberata, pagandola moltissimo rispetto il suo reale valore, facendola prima soffrire dentro del plexiglass, per poi cercare di salvarla. Meglio comperare un normale portachiavi in gomma o metallo raffigurante una pianta grassa.
PIANTE PRELEVATE DAL PROPRIO HABITAT
Parliamo ora del mercato nero. Ebbene sì, anche nel mondo delle piante grasse esiste un mercato nero alla luce del sole. Ho potuto riscontrare più volte che in siti di aste online o attraverso annunci pubblicitari, si mettono in vendita piante prelevate da habitat, riconoscibili sia per l'aspetto più rustico sia perché in coltivazione difficilmente raggiungerebbero certe dimensioni: tutto questo lo si nota con un po' di esperienza e per il prezzo che rimane elevato.
In molti casi, la stragrande maggioranza, è illegale prelevare queste specie, sia per tenerle che per venderle. Commette reato anche chi le compra e le coltiva. Inoltre, comperarle non fa altro che nutrire questo mercato illegale, come succede per il corno di rinoceronte o le pinne di squalo, tanto per fare due esempi illustri del mondo animale.
Sinceramente non sottovaluterei coltivare queste specie a crescita molto lenta comperandole piccole presso venditori specializzati che le hanno ottenute attraverso la semina e consiglierei anche di dedicarsi alla coltivazione di piante molto più comuni e resistenti, come ad esempio la Crassula ovata: la soddisfazione di vederla crescere fino a diventare un alberello, poterla riprodurre con facilità, fino ad avere altre piccole piantine da regalare agli amici, poter in alcune occasioni anche fare piccoli errori che non la comprometteranno, poterla curare imparando a combattere i parassiti. Simili a questa pianta: Crassula Arborescens, Portulacaria afra.
Personalmente eviterei di comperare le piante descritte in questa pagina per il solo fatto che se non vengono vendute non vengono prodotte o prelevate dal loro habitat naturale. Non fatevi prender dalla voglia di salvarle, perché un vostro acquisto aumenta le statistiche di vendita che verranno valutate dai produttori e commercianti.
In molti casi, la stragrande maggioranza, è illegale prelevare queste specie, sia per tenerle che per venderle. Commette reato anche chi le compra e le coltiva. Inoltre, comperarle non fa altro che nutrire questo mercato illegale, come succede per il corno di rinoceronte o le pinne di squalo, tanto per fare due esempi illustri del mondo animale.
Sinceramente non sottovaluterei coltivare queste specie a crescita molto lenta comperandole piccole presso venditori specializzati che le hanno ottenute attraverso la semina e consiglierei anche di dedicarsi alla coltivazione di piante molto più comuni e resistenti, come ad esempio la Crassula ovata: la soddisfazione di vederla crescere fino a diventare un alberello, poterla riprodurre con facilità, fino ad avere altre piccole piantine da regalare agli amici, poter in alcune occasioni anche fare piccoli errori che non la comprometteranno, poterla curare imparando a combattere i parassiti. Simili a questa pianta: Crassula Arborescens, Portulacaria afra.
Personalmente eviterei di comperare le piante descritte in questa pagina per il solo fatto che se non vengono vendute non vengono prodotte o prelevate dal loro habitat naturale. Non fatevi prender dalla voglia di salvarle, perché un vostro acquisto aumenta le statistiche di vendita che verranno valutate dai produttori e commercianti.
ASTE ONLINE senza senso
Adesso passiamo al mondo social, composto da annunci ed aste.
Esordisco subito dicendo che dovete evitare di farvi prendere in giro dagli annunci ed aste che trovate in internet. Ad esempio, pagare quasi 7 euro, più spese di spedizione dall'Inghilterra in questo caso (foto a fianco), per una decina di foglie di Crassula ovata è un insulto all'intelligenza! La trovate a due euro, se mi va male, al garden vicino a casa già radicata; se avete un garden rifornito come il mio potete portarla a casa alla cifra stratosferica di 0,95 euro. Se eravate disposti ad acquistare dieci foglie a più di sette euro dovete lasciare i 5 cent di resto come mancia!
Vi svelerò un segreto: tutti noi abbiamo, se ci pensiamo bene, un amico che ce l'ha e che potrebbe darci una pianta. Nel mio caso specifico, l'amico sono io, ma questa è un'altra storia.
Evitate di farvi prendere dalla frenesia di coltivare più piante possibili, dopo che vi è scoppiata la passione Molto meglio andare a fare un giro al garden nel fine settimana con un amico o con il partner e vederle dal vivo. Oppure basta informarsi e vedrete sicuramente che vicino a casa vostra, nel periodo primaverile/estivo/autunnale, troverete qualche mostra, alcune anche di sole piante grasse, dove trovare anche piante rare da visionare dal vivo e da farvi consigliare da chi le vende.
Esordisco subito dicendo che dovete evitare di farvi prendere in giro dagli annunci ed aste che trovate in internet. Ad esempio, pagare quasi 7 euro, più spese di spedizione dall'Inghilterra in questo caso (foto a fianco), per una decina di foglie di Crassula ovata è un insulto all'intelligenza! La trovate a due euro, se mi va male, al garden vicino a casa già radicata; se avete un garden rifornito come il mio potete portarla a casa alla cifra stratosferica di 0,95 euro. Se eravate disposti ad acquistare dieci foglie a più di sette euro dovete lasciare i 5 cent di resto come mancia!
Vi svelerò un segreto: tutti noi abbiamo, se ci pensiamo bene, un amico che ce l'ha e che potrebbe darci una pianta. Nel mio caso specifico, l'amico sono io, ma questa è un'altra storia.
Evitate di farvi prendere dalla frenesia di coltivare più piante possibili, dopo che vi è scoppiata la passione Molto meglio andare a fare un giro al garden nel fine settimana con un amico o con il partner e vederle dal vivo. Oppure basta informarsi e vedrete sicuramente che vicino a casa vostra, nel periodo primaverile/estivo/autunnale, troverete qualche mostra, alcune anche di sole piante grasse, dove trovare anche piante rare da visionare dal vivo e da farvi consigliare da chi le vende.
Vi mostro un secondo caso, sempre dall'Inghilterra, di aste online senza senso. Ho particolarmente a cuore questo argomento perché ho costruito questo sito proprio per chi si affaccia al mondo delle cactaceae ed ha la frenesia di acquistare esemplari.
Pagare dieci euro per dieci foglie è un furto. Principalmente, perché troverete queste piante piccole ma già radicate nei vostri garden a meno di un euro o, se vi va male, sotto i due euro. Secondariamente, perché imparerete presto che, anche se siete molto bravi a riprodurre piante, in alcuni casi una foglia non radica ma si secca o marcisce. C'è ancora più rischio che non attecchisca se passa troppo tempo a viaggiare in un pacco. Si prova a far radicare solamente una foglia di un esemplare quando si ha a che fare con piante molto rare, cioè quando un esemplare piccolo potrebbe costarvi anche più di cinquanta euro, non meno di un euro come in questo caso. Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Pagare dieci euro per dieci foglie è un furto. Principalmente, perché troverete queste piante piccole ma già radicate nei vostri garden a meno di un euro o, se vi va male, sotto i due euro. Secondariamente, perché imparerete presto che, anche se siete molto bravi a riprodurre piante, in alcuni casi una foglia non radica ma si secca o marcisce. C'è ancora più rischio che non attecchisca se passa troppo tempo a viaggiare in un pacco. Si prova a far radicare solamente una foglia di un esemplare quando si ha a che fare con piante molto rare, cioè quando un esemplare piccolo potrebbe costarvi anche più di cinquanta euro, non meno di un euro come in questo caso. Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Direttamente dall'America un'asta dove non sai neanche cosa ti arriverà. Anche se siamo alla follia, a mio avviso, sono sicuro che questo venditore ha venduto e venderà un sacco. Primo perché il mistero attrae molto, anche se molti potrebbero esser delusi dopo aver aperto il pacco, secondo perché la parolina magica "unusual" fa credere a molti di poter comprare piante che non si trovano facilmente. Andate nei garden/vivai grandi vicini a casa vostra e vedrete che vi dovrete ricredere. Io compero poco online, ma quando lo faccio è sicuramente per qualcosa di ricercato e raro, non per piante comuni o per lotti "mistery". In più chiedo sempre una foto dell'esemplare che mi verrà spedito. Se dovessero farvi storie starà a voi decidere se vale la pena comperare. Vi dico solamente che i venditori più professionali tendono a mandarle se si tratta di piante rare e costose.
ASTE ONLINE DI PIANTE DETURPATE
ASTE ONLINE CON IDENTIFICAZIONI SBAGLIATE/PIANTE FILATE/CON PARASSITI
Infine voglio mostrarvi (foto sotto) due tra le tantissime aste online, nello specifico sono dei "compralo subito", nei quali l'identificazione fatta dal venditore è totalmente sbagliata. Nella prima, il venditore ha identificato come Aeonium, senza specificare la specie, una piccola piantina di Graptopetalum paraguayense. In questo caso c'è da sottolineare anche il prezzo eccessivo per una piantina piccola tenuta in pessime condizioni: il terriccio non è assolutamente adeguato (troppo torboso) e si nota che viene coltivata in mezzo ad altro. Dà veramente l'idea che se ne voglia liberare e che non l'abbia curata.
Nella seconda, il venditore ha identificato come Aeonium arboreum un esemplare di Sedum adolphii, sempre coltivata in un terriccio inadeguato ed in mezzo ad altre piante. Se non si tiene conto delle spese di spedizione, il prezzo in questo caso potrebbe anche andare bene, date le dimensioni non particolarmente piccole.
Vi consiglio, quindi, di fare una piccola ricerca su internet, se volete comperare online, per vedere se ciò che state comperando corrisponde alla maggior parte delle immagini che trovate nei motori di ricerca (infatti su internet spesso si trovano immagini sbagliate). Sarebbe comunque meglio, a mio avviso, spendere qualche euro in più e comperare le vostre amate dal vivo dai rivenditori specializzati, magari visitando direttamente le serre dei professionisti o andando alle fiere che organizzano nelle città. Pensate sempre di premiare chi vende con passione e competenza.
State attenti anche a comperare le succulente che filano facilmente, come le cactaceae, che sono già in fase di crescita. Infatti, se il pacco dovesse impiegare troppo tempo ad arrivare a casa vostra, la piantina all'interno potrebbero filare. Se all'apertura del pacco notate filature, può anche darsi che la pianta fosse già danneggiata prima che partisse. Ve lo dico poiché il venditore dell'immagine con le identificazione sbagliate vende anche alcuni esemplari già filati (foto a fianco o sopra, dipende se usate il pc o il cellulare per consultare questo sito). Bisogna stare molto attenti da chi si compera e pretendere professionalità. Se avete amici che acquistano online chiedete loro da chi si sono trovati bene o chiedete nei forum che trattano solo succulente (evitate come la peste i gruppi facebook!).
L'ultimo caso che espongo in questo piccolo paragrafo, sempre per "merito" del venditore incriminato, è la possibilità che vi arrivi una o più piantine piene di parassiti. In questo caso è difficile capirlo dalle immagini presenti nelle aste, perché potrebbero essere parassiti che colpiscono le radici. Mi ha fatto riflettere un'asta di questo venditore francese con un apice molto sporco. Principalmente dovrete cercare di salvare gli esemplari con i parassiti che vi arriveranno, che rimarranno danneggiati su apice/fusti o potranno anche morire; secondariamente c'è anche il rischio che i parassiti passino sulle piantine che possedete già. Di conseguenza consiglio sempre un'accurata osservazione di tutta la pianta (fusto, apice, foglie, ramificazioni...) ed anche un rinvaso per evitare i parassiti che si annidano tra le radici. Se si vuole stare ulteriormente più al sicuro, una piccola quarantena lontano dalle vostre piantine sane non fa di certo male. Potrà sembrare esagerato per chi coltiva da poco, ma quando vi capiterà la cocciniglia (qualsiasi tipologia, tipo quella cotonosa) che infesterà tutte le vostre piante sono sicuro che mi darete ragione.
Nella seconda, il venditore ha identificato come Aeonium arboreum un esemplare di Sedum adolphii, sempre coltivata in un terriccio inadeguato ed in mezzo ad altre piante. Se non si tiene conto delle spese di spedizione, il prezzo in questo caso potrebbe anche andare bene, date le dimensioni non particolarmente piccole.
Vi consiglio, quindi, di fare una piccola ricerca su internet, se volete comperare online, per vedere se ciò che state comperando corrisponde alla maggior parte delle immagini che trovate nei motori di ricerca (infatti su internet spesso si trovano immagini sbagliate). Sarebbe comunque meglio, a mio avviso, spendere qualche euro in più e comperare le vostre amate dal vivo dai rivenditori specializzati, magari visitando direttamente le serre dei professionisti o andando alle fiere che organizzano nelle città. Pensate sempre di premiare chi vende con passione e competenza.
State attenti anche a comperare le succulente che filano facilmente, come le cactaceae, che sono già in fase di crescita. Infatti, se il pacco dovesse impiegare troppo tempo ad arrivare a casa vostra, la piantina all'interno potrebbero filare. Se all'apertura del pacco notate filature, può anche darsi che la pianta fosse già danneggiata prima che partisse. Ve lo dico poiché il venditore dell'immagine con le identificazione sbagliate vende anche alcuni esemplari già filati (foto a fianco o sopra, dipende se usate il pc o il cellulare per consultare questo sito). Bisogna stare molto attenti da chi si compera e pretendere professionalità. Se avete amici che acquistano online chiedete loro da chi si sono trovati bene o chiedete nei forum che trattano solo succulente (evitate come la peste i gruppi facebook!).
L'ultimo caso che espongo in questo piccolo paragrafo, sempre per "merito" del venditore incriminato, è la possibilità che vi arrivi una o più piantine piene di parassiti. In questo caso è difficile capirlo dalle immagini presenti nelle aste, perché potrebbero essere parassiti che colpiscono le radici. Mi ha fatto riflettere un'asta di questo venditore francese con un apice molto sporco. Principalmente dovrete cercare di salvare gli esemplari con i parassiti che vi arriveranno, che rimarranno danneggiati su apice/fusti o potranno anche morire; secondariamente c'è anche il rischio che i parassiti passino sulle piantine che possedete già. Di conseguenza consiglio sempre un'accurata osservazione di tutta la pianta (fusto, apice, foglie, ramificazioni...) ed anche un rinvaso per evitare i parassiti che si annidano tra le radici. Se si vuole stare ulteriormente più al sicuro, una piccola quarantena lontano dalle vostre piantine sane non fa di certo male. Potrà sembrare esagerato per chi coltiva da poco, ma quando vi capiterà la cocciniglia (qualsiasi tipologia, tipo quella cotonosa) che infesterà tutte le vostre piante sono sicuro che mi darete ragione.
PUBBLICITÀ SUI SOCIAL NETWORK
Passiamo ora alle pubblicità mirate. Capita spesso di imbattersi, quando si usa un social network come facebook o instagram, in pubblicità riguardanti piante grasse, se si sono cercate immagini o notizie a riguardo. La stragrande maggioranza sono da evitare, sia per i costi elevati senza senso, sia perché non è detto che arrivi merce buona o, addirittura, potrebbe non arrivarvi nulla dopo aver pagato.
Una di queste è sulla vendita di un kit per iniziare a coltivare, partendo da alcuni semi. Chi si affaccia al mondo delle grasse, di solito, vuole partire prendendosi cura di piante già formate. Le più piccole, dalle mie parti, vengono vendute a 0,95 euro, alcune delle quali crescono anche in fretta. Quindi già partendo da questo dato mi sembra che dietro a questo kit non ci sia stato un gran studio sul marketing. Se, ugualmente, si volesse iniziare dai semi, per chi non lo sapesse, nel reparto dedicato alle sementi, nella maggior parte dei garden/vivai, si trovano buste con mix di semi di piante grasse ad un euro o poco più. Con anche questo ulteriore dato anche il meno "studiato" in materie economiche capirebbe che non conviene affatto comperare online. Mi sembra anche di spendere fin troppe parole. Il mio consiglio rimane sempre quello di aprire bene gli occhi, riflettere per qualche minuto in più ed aver pazienza.
Una di queste è sulla vendita di un kit per iniziare a coltivare, partendo da alcuni semi. Chi si affaccia al mondo delle grasse, di solito, vuole partire prendendosi cura di piante già formate. Le più piccole, dalle mie parti, vengono vendute a 0,95 euro, alcune delle quali crescono anche in fretta. Quindi già partendo da questo dato mi sembra che dietro a questo kit non ci sia stato un gran studio sul marketing. Se, ugualmente, si volesse iniziare dai semi, per chi non lo sapesse, nel reparto dedicato alle sementi, nella maggior parte dei garden/vivai, si trovano buste con mix di semi di piante grasse ad un euro o poco più. Con anche questo ulteriore dato anche il meno "studiato" in materie economiche capirebbe che non conviene affatto comperare online. Mi sembra anche di spendere fin troppe parole. Il mio consiglio rimane sempre quello di aprire bene gli occhi, riflettere per qualche minuto in più ed aver pazienza.
Ecco un'altra pubblicità, apparsa ultimamente su un social network. Basta fare una ricerca su internet e vi bombarderanno con pubblicità sulle vostre passioni. In molti casi però, sono merci senza senso, che possono colpire solamente chi tende a non riflettere o chi coltiva da poco. In questo caso offrivano vasetti con una luce normale per coltivare in casa le piante grasse. Solamente a pensarci mi viene male. Dire che sia assurdo è un eufemismo. Spendere un sacco di soldi per un vasetto di plastica con una lucina normale (non è solare e se anche fosse sarebbe inutile, dato le ridotte dimensioni) è semplicemente assurdo, dato che esiste il sole ed ogni casa ha almeno una finestra e, in caso abbiate difficoltà perché abitate sotto terra, ci sono tante altre piante diverse dalle grasse da coltivare in appartamento, senza l'uso di queste inutili "invenzioni".
Mettiamo il caso che abbiate comperato ugualmente questo aberrante vasettino. La vostra piantina sarà filata per mancanza di luce solare, soprattutto se si tratta di una cactaceae (alcune delle quali in natura abitano sull'equatore con temperature superiori anche a 50 gradi; capite l'abissale differenza?!) e avrà i tessuti decisamente più chiari e molli, quindi, più facilmente attaccabili dai parassiti. Dovrete tagliare via le parti cresciute malamente.
Anche qui il mio consiglio è di non farsi abbagliare da ciò che potrebbe sembrare "rivoluzionario" e riflettere bene su ciò che è in realtà.
Mettiamo il caso che abbiate comperato ugualmente questo aberrante vasettino. La vostra piantina sarà filata per mancanza di luce solare, soprattutto se si tratta di una cactaceae (alcune delle quali in natura abitano sull'equatore con temperature superiori anche a 50 gradi; capite l'abissale differenza?!) e avrà i tessuti decisamente più chiari e molli, quindi, più facilmente attaccabili dai parassiti. Dovrete tagliare via le parti cresciute malamente.
Anche qui il mio consiglio è di non farsi abbagliare da ciò che potrebbe sembrare "rivoluzionario" e riflettere bene su ciò che è in realtà.
CONSIGLI DA NON SEGUIRE
Con la diffusione dei social media purtroppo è aumentata in maniera esponenziale la diffusione di consigli non solo inutili, ma spesso anche dannosi. Purtroppo, oggigiorno, basta avere un telefonino per poter scrivere, ipoteticamente, qualcosa che possa esser letto da milioni di persone. Per questo bisogna aver sempre l'occhio critico e ragionare su ciò che si vede nei vari video o si legge nei post.
Come lessare le vostre piante
Eccovi uno screenshot di un video postato su Instagram, da un account seguito da milioni di utenti, nel quale viene consigliato di inumidire una piccola pianta grassa che sembra essere un Aeonium e posizionarla sotto il sole dentro un barattolo in vetro, per creare a detta loro un ambiente sempre umido. Non è ben chiaro come mai, per loro, una pianta grassa dovrebbe vivere in un ambiente umido, dato che tante di loro vivono in zone calde e secche, incontrando anche periodi di siccità.
La piantina, se venisse malauguratamente tratta in questo modo, lesserebbe sicuramente in poco tempo. Infatti, se uno possiede una serra fredda sa benissimo per esperienza personale che bisogna arearla per evitare che la pianta deperisca, sopratutto quelle appartenenti alla famiglia delle cactaceae. Figuriamoci se una di queste fosse chiusa dentro un barattolo poco più grande di lei. Se anche nella migliore delle ipotesi riuscisse a sopravvivere (anche se dubito fortemente!) e l'acqua all'interno del barattolo non evaporasse (come penso accada in realtà!) la piantina potrebbe esser attaccata da malattie fungine o da marciume in un ambiente sempre umido,
La piantina, se venisse malauguratamente tratta in questo modo, lesserebbe sicuramente in poco tempo. Infatti, se uno possiede una serra fredda sa benissimo per esperienza personale che bisogna arearla per evitare che la pianta deperisca, sopratutto quelle appartenenti alla famiglia delle cactaceae. Figuriamoci se una di queste fosse chiusa dentro un barattolo poco più grande di lei. Se anche nella migliore delle ipotesi riuscisse a sopravvivere (anche se dubito fortemente!) e l'acqua all'interno del barattolo non evaporasse (come penso accada in realtà!) la piantina potrebbe esser attaccata da malattie fungine o da marciume in un ambiente sempre umido,
Far abbronzare le vostre piante
Ecco un altro screenshot preso dal video di cui parlavo nel paragrafo precedente. Qui si consiglia di inserire bastoncini nel terreno con carta stagnola per riflettere il sole e non avere zone d'ombra nel vaso. Chi ha creato questo video molto probabilmente deve credere che in natura l'ombra creata dalla stessa pianta non esista, altrimenti non si spiega.
Se proprio si abita in zone talmente sfavorevoli che le proprie piante crescono tutte storte e malandate (anche se mi è difficile immaginare uno scenario simile, specialmente se si ha una zona all'aria aperta come nel video) potreste considerare l'idea di coltivare solo quelle piante adatte alla vostra specifica situazione o girare semplicemente il vaso delle piante che possedete a scadenze regolari (se non avete tempo per girare un vaso, ad esempio ogni due giorni, non siete appassionati!).
Se proprio si abita in zone talmente sfavorevoli che le proprie piante crescono tutte storte e malandate (anche se mi è difficile immaginare uno scenario simile, specialmente se si ha una zona all'aria aperta come nel video) potreste considerare l'idea di coltivare solo quelle piante adatte alla vostra specifica situazione o girare semplicemente il vaso delle piante che possedete a scadenze regolari (se non avete tempo per girare un vaso, ad esempio ogni due giorni, non siete appassionati!).
Come costruire una tomba fai da te
Ecco il male del nuovo millennio: i gruppi facebook! Tendo più che posso ad evitarli ma alcune volte cade l'occhio su post dove hanno commentato amici o dove vengo invitato.
In questi gruppi, non solo vengono dati consigli sbagliatissimi, ma alcune volte vengono prese fesserie come dogma dai più inesperti (per citarne alcuni, si passa da innaffiare un giorno sì ed uno no talee appena piantate in piena torba, a dare il classico "bicchiere d'acqua" una volta al mese a piante adulte).
In questo paragrafo vi voglio mostrare un mobile da interno modificato per accogliere molte piante grasse, post pubblicato in luglio 2022.
Se avete spulciato questo sito, capirete che la mancanza di luce e l'assenza dei fori di scolo porterà le piante a filare e marcire. Insomma, una bella tomba fai da te per le piante grasse.
Quello che mi ha stupito è stato leggere i numerosi commenti nei quali ci si complimentava con l'autore per l'ottimo lavoro svolto. Solamente un paio di commenti hanno brillato, facendo notare il pericolo di eziolamento, dato dall'assenza della luce, e l'insensata mancanza dei fori di scolo con conseguente pericolo di marciume.
In questi gruppi, non solo vengono dati consigli sbagliatissimi, ma alcune volte vengono prese fesserie come dogma dai più inesperti (per citarne alcuni, si passa da innaffiare un giorno sì ed uno no talee appena piantate in piena torba, a dare il classico "bicchiere d'acqua" una volta al mese a piante adulte).
In questo paragrafo vi voglio mostrare un mobile da interno modificato per accogliere molte piante grasse, post pubblicato in luglio 2022.
Se avete spulciato questo sito, capirete che la mancanza di luce e l'assenza dei fori di scolo porterà le piante a filare e marcire. Insomma, una bella tomba fai da te per le piante grasse.
Quello che mi ha stupito è stato leggere i numerosi commenti nei quali ci si complimentava con l'autore per l'ottimo lavoro svolto. Solamente un paio di commenti hanno brillato, facendo notare il pericolo di eziolamento, dato dall'assenza della luce, e l'insensata mancanza dei fori di scolo con conseguente pericolo di marciume.
STRANEZZE IN VACANZA
aRTICOLI APPESI COME TROFEI DI GUERRA
Per chiudere in bruttezza, ecco cosa ho trovato come decorazione in un bagno (per fortuna solo uno!) sul mare Adriatico in Italia nell'estate 2013: articoli di Opuntia bucati e appesi, legati tutto intorno ad un gazebo. Non farò nomi per evitare pubblicità, anche perché quando le vidi, decisi di cambiare bagno in cui passare il mio tempo e dove spendere i miei soldi. Le piante, a mio avviso, si mostrano sane, curate e contenute in vasi adeguati alle dimensioni. Quando vidi gli articoli appesi mi venne in mente il film "Non aprite quella porta", ma questo, molto probabilmente, è solo un collegamento che farei io.
A voi ulteriori conclusioni, più o meno stravaganti rispetto alle mie, sperando che non siate, ad esempio, il tipo di persone che dicono di amare i cani ma che non farebbero una piega se in un bagno in riva al mare appendessero per decorazione pellame vero di dalmata o di altre specie canine.
A voi ulteriori conclusioni, più o meno stravaganti rispetto alle mie, sperando che non siate, ad esempio, il tipo di persone che dicono di amare i cani ma che non farebbero una piega se in un bagno in riva al mare appendessero per decorazione pellame vero di dalmata o di altre specie canine.