Euphorbia triaculeata
Euphorbia triaculeata
Euphorbia consigliata solo agli esperti del genere Euphorbiaceae. Il suo nome deriva dalla particolarità delle spine: infatti per ogni tubercolo vi è una coppia di spine superiore ed una spina inferiore. Deve esser coltivata a mezz'ombra. Molto difficile da trovare in vendita. Cresce molto lentamente. Da coltivare in circa 80% inerte, 10% terriccio e 10% sabbia. Minima invernale di 10°C durante la quale non va annaffiata.
Euphorbia triangularis
Euphorbia triangularis
Euphorbia altamente consigliata ai neofiti. Facile da trovare nei garden/vivai. Cresce rapidamente. In natura potrebbe arrivare anche fino a 20 m d'altezza, in coltivazione dovrebbe fermarsi a 2/3 m. Si coltiva in pieno sole dopo averla abituata. Fusto che ramifica già da basse altezze, a 3/4 coste con coppie di spine corte e sottili. C'è chi la confonde con l'Euphorbia trigona e l'Euphorbia lactea ma queste ultime due hanno una sfumatura bianca centrale che la triangularis non ha. Nelle parti nuove nascono anche piccole foglie che cadono finita la stagione. Di solito tra una crescita ed un'altra crea una piccola strozzatura. Molto facile da riprodurre tramite talea di ramo. Presso alcuni rivenditori specializzati è possibile trovare anche l'Euphorbia triangularis forma cristata, molto carina da coltivare. La si riconosce proprio dalle tipiche spine corte e sottili. Fiori gialli di piccole dimensioni nella parte nuova.
Minima invernale di 15°C durante la quale non va annaffiata. Non tende a dimagrire più di tanto.
Minima invernale di 15°C durante la quale non va annaffiata. Non tende a dimagrire più di tanto.
Euphorbia trigona
Euphorbia trigona forma rubra
L'Euphorbia trigona è altamente consigliata ai neofiti in quanto in cattività la sua resistenza è paragonabile a poche altre piante. Infatti ad esempio d'inverno anche se tenuta in casa, ad alte temperature ed annaffiata, non filerà.
Si dovrebbe comunque non annaffiare da ottobre circa fino ad aprile per evitare ristagni idrici e marciumi.
Cresce come un cespuglio o come un albero che ramifica profusamente dopo una certa altezza e di conseguenza i rami possono ferirsi tra loro ma non c'è da preoccuparsi. Ha i fusti a tre coste con coppie di spine minuscole con foglie non succulente che crescono solo nella parte nuova. Ha una venatura nella parte centrale del fusto. Spesso viene venduto un fusto tagliato da cui sono nati rami laterali solo per il fatto che risulta più attraente commercialmente parlando.
Oltre alla forma normale con fusto verde, venatura centrale bianca e foglie verdi, esiste l'Euphorbia trigona forma rubra che ha il fusto verde se la pianta è tenuta all'ombra, con sfumatura centrale rosa e con foglie rosse, se invece tenuta in pieno sole il fusto diventa completamente rosso (questo non indica una scottatura).
D'inverno deve avere una temperatura minima di 12°C per poter sopravvivere.
La forma normale spesso viene confusa dai neofiti con l'Euphorbia lactea, la quale ha le spine molto più corte e tozze, il fusto molto più rigonfio, una sfumatura centrale differente.
Si dovrebbe comunque non annaffiare da ottobre circa fino ad aprile per evitare ristagni idrici e marciumi.
Cresce come un cespuglio o come un albero che ramifica profusamente dopo una certa altezza e di conseguenza i rami possono ferirsi tra loro ma non c'è da preoccuparsi. Ha i fusti a tre coste con coppie di spine minuscole con foglie non succulente che crescono solo nella parte nuova. Ha una venatura nella parte centrale del fusto. Spesso viene venduto un fusto tagliato da cui sono nati rami laterali solo per il fatto che risulta più attraente commercialmente parlando.
Oltre alla forma normale con fusto verde, venatura centrale bianca e foglie verdi, esiste l'Euphorbia trigona forma rubra che ha il fusto verde se la pianta è tenuta all'ombra, con sfumatura centrale rosa e con foglie rosse, se invece tenuta in pieno sole il fusto diventa completamente rosso (questo non indica una scottatura).
D'inverno deve avere una temperatura minima di 12°C per poter sopravvivere.
La forma normale spesso viene confusa dai neofiti con l'Euphorbia lactea, la quale ha le spine molto più corte e tozze, il fusto molto più rigonfio, una sfumatura centrale differente.
eUPHORBIA TURBINIFORMIS
Euphorbia consigliata agli esperti. Di solito si trova solamente dai rivenditori specializzati innestata su Euphorbia resinifera o canariensis, poichè risulta quasi impossibile, anche a chi è esperto, crescerla su proprie radici. Originaria della Somalia, per lungo tempo è stata considerata erroneamente estinta. Ora la si trova principalmente nella parte orientale del paese martoriato dalla guerra civile. Ha un'epidermide liscia e lucente, di colore verde oliva o marroncino, con sfumature che creano l'effetto di scaglie ed un apice depresso. Di crescita lenta, di solito risulta un pò più larga che alta ma col tempo diventa sferica o leggermente cilindrica. Se si ha la fortuna di vederla fiorita si potranno notare i piccoli fiorellini con brattee verdi/gialline. In coltivazione si trovano anche innesti di forme crestate o di piante con due o più apici. D'inverno deve riposare in ambiente caldo e non deve essere annaffiata fino a che, in tarda primavera, verrà esposta all'aria aperta. In natura tende a crescere quasi totalmente sottoterra nelle savane della Somalia circondata da vegetazione arbustiva; perciò in coltivazione si preferisce tenerla a mezz'ombra. Non va confusa con altre specie di Euphorbia come la gymnocalycioides o la piscidermis.