l'Innesto per sovrapposizione
L'innesto per sovrapposizione è quello più comune.
Si vedono esemplari di Gymnocalycium Mihanovichii 'Hibotan' innestati su Hylocereus in qualsiasi garden/vivaio che venda piante grasse e anche in molti supermercati.
Per far si che l'innesto vada a buon fine bisogna che marza e portainnesto naturalmente siano affini, cioè che appartengano alla stessa famiglia e che abbiano il cambio, cioè il tessuto meristematico vascolare e cibroso. Inoltre bisogna utilizzare piante giovani e vigorose per aver un buon successo e piante in cui i diametri risultino simili o che sia maggiore quello del portainnesto.
Bisogna utilizzare un coltello o cutter ben affilato e disinfettato.
Si inizia con il tagliare il portainnesto all'apice. Poi vanno smussati i bordi per evitare che col tempo il portainnesto ritirandosi un pochettino faccia saltare l'unione con la marza. Infine lasciare la porzione tagliata del portainnesto sopra al portainnesto per evitare che si asciughi mentre si lavora con la marza.
Adesso bisogna tagliare la marza alla base e vanno smussati i bordi per lo stesso motivo.
Quindi togliere la "copertura" dal portainnesto e far combaciare i vasci della marza con quelli del portainnesto, esercitare una leggera pressione tra i due per evitare che rimangano sacche d'aria e fissare le due parti saldamente ad esempio con l'utilizzo di elastici o spine di Cactaceae. Mai usare il mastice per queste operazioni.
In un paio di settimane si dovrebbe ottenere un innesto ben saldo.
Si vedono esemplari di Gymnocalycium Mihanovichii 'Hibotan' innestati su Hylocereus in qualsiasi garden/vivaio che venda piante grasse e anche in molti supermercati.
Per far si che l'innesto vada a buon fine bisogna che marza e portainnesto naturalmente siano affini, cioè che appartengano alla stessa famiglia e che abbiano il cambio, cioè il tessuto meristematico vascolare e cibroso. Inoltre bisogna utilizzare piante giovani e vigorose per aver un buon successo e piante in cui i diametri risultino simili o che sia maggiore quello del portainnesto.
Bisogna utilizzare un coltello o cutter ben affilato e disinfettato.
Si inizia con il tagliare il portainnesto all'apice. Poi vanno smussati i bordi per evitare che col tempo il portainnesto ritirandosi un pochettino faccia saltare l'unione con la marza. Infine lasciare la porzione tagliata del portainnesto sopra al portainnesto per evitare che si asciughi mentre si lavora con la marza.
Adesso bisogna tagliare la marza alla base e vanno smussati i bordi per lo stesso motivo.
Quindi togliere la "copertura" dal portainnesto e far combaciare i vasci della marza con quelli del portainnesto, esercitare una leggera pressione tra i due per evitare che rimangano sacche d'aria e fissare le due parti saldamente ad esempio con l'utilizzo di elastici o spine di Cactaceae. Mai usare il mastice per queste operazioni.
In un paio di settimane si dovrebbe ottenere un innesto ben saldo.
l'innesto per spacco
Questo innesto è molto meno conosciuto e praticato rispetto al precedente. Di solito viene effettuato con piante a fusto allungato e sottile come gli Epiphyllum, Aporocarpus, Chamaecereus o Schlumbergera.
Per far si che l'innesto vada a buon fine bisogna che marza e portainnesto naturalmente siano affini, cioè che appartengano alla stessa famiglia e che abbiano il cambio, cioè il tessuto meristematico vascolare e cibroso. Inoltre bisogna utilizzare piante giovani e vigorose per aver un buon successo.
Si incide verticalmente, con un coltello o cutter ben affilato e disinfettato, il portainnesto per 1/2 cm alla sommità del fusto. La marza dovrà esser infilata in questa spaccatura dopo che si sarà tagliata a cuneo e si faranno combaciare i fasci dei due elementi. Lo spacco sarà fissato con una corda o con una spina lunga di una Cactacea che non creerà infezioni (diversamente da altri materiali). Mai usare il mastice per queste operazioni.
Per far si che l'innesto vada a buon fine bisogna che marza e portainnesto naturalmente siano affini, cioè che appartengano alla stessa famiglia e che abbiano il cambio, cioè il tessuto meristematico vascolare e cibroso. Inoltre bisogna utilizzare piante giovani e vigorose per aver un buon successo.
Si incide verticalmente, con un coltello o cutter ben affilato e disinfettato, il portainnesto per 1/2 cm alla sommità del fusto. La marza dovrà esser infilata in questa spaccatura dopo che si sarà tagliata a cuneo e si faranno combaciare i fasci dei due elementi. Lo spacco sarà fissato con una corda o con una spina lunga di una Cactacea che non creerà infezioni (diversamente da altri materiali). Mai usare il mastice per queste operazioni.
Dopo l'innesto
Bisogna metter l'innesto al riparo dalla luce diretta ma in luogo caldo (per questo si predilige far innesti in periodi di crescita). Per esser sicuri che l'innesto sia andato a buon fine bisognerà aspettare circa una trentina di giorni. Se dopo tale periodo si dovesse notare che l'innesto non è avvenuto si può tentare di rifarlo.