Le composizioni
Le composizioni delle piante grasse sono una pratica molto diffusa presso i garden/vivai in quanto molto commerciali.
Purtroppo, se si vuole coltivare al meglio le piante, è una pratica altamente sconsigliata se non si rispettano alcuni criteri e se non si ha un po' di esperienza.
Innanzitutto le composizioni dovrebbero contenere solo piante con le stesse abitudini e spesso ciò significa associare piante della stessa famiglia se non addirittura dello stesso genere. Per questo motivo, comperare composizioni con piante appartenenti alla famiglia delle Cactaceae ed alle Crassulaceae, per esempio, che spesso si trovano in vendita, significa che durante l'inverno, se si annaffia la composizione, le Cacteceae marciranno o ezioleranno mentre, se non si annaffia, le Crassulaceae rischieranno di deperire.
Potrebbero poi esserci piante appartenenti a generi diversi che hanno bisogno di temperature molto differenti e, di conseguenza, in inverno posizionarle in un posto potrebbe esser giusto per solo alcune di essi. Se, ad esempio, si ha una composizione con piante appartenente al genere Opuntia, che resistono fino a -20°C, e altre appartenenti al genere Euphorbia, che hanno bisogno di +15°C, non si avrà un luogo idoneo per poterle sistemarle durante l'inverno. Infatti se si mette la composizione in serra fredda, le Euphorbia moriranno, mentre se si ripara il tutto in casa le Opuntia potrebbero continuare a crescere eziolando.
Per quanto riguarda, poi, i periodi come la primavera e l'estate potrebbero esserci problemi con piante che prediligono il sole pieno mentre altre piante che hanno bisogno di ombra o di mezz'ombra.
In piena estate potrebbe esserci un ulteriore problema. Molte piante tendono solamente a rallentare la crescita con le temperature più calde, necessitando ugualmente di acqua, mentre altre piante, come i Lithops o i Tylecodon, vanno in stasi e, perciò, non necessitano di annaffiature. Per questo motivo si può ben capire come alcune piante non potrebbero vivere vicino in alcuni periodi.
Purtroppo, potrebbe capitare anche che, in queste composizioni, alcune piante crescano a scapito di altre e, quindi, alcune sarebbero destinate ad una morte lenta.
Infine, se una pianta od un tipo di pianta si ammala, potrebbero esserci problemi anche per le altre. In questo caso bisognerebbe trattare con prodotti appositi tutte le piante della composizione per evitare ulteriori problemi.
Concludendo, è preferibile fare composizioni di piante grasse abbinando solo piante della stessa famiglia o dello stesso genere che si sono coltivate da qualche anno, delle quali si conoscono le abitudini che devono, perciò, risultano simili. Consiglio perciò di iniziare a fare composizioni dopo aver riprodotto con successo alcune piante della propria collezione attraverso la pratica della talea.
Purtroppo, se si vuole coltivare al meglio le piante, è una pratica altamente sconsigliata se non si rispettano alcuni criteri e se non si ha un po' di esperienza.
Innanzitutto le composizioni dovrebbero contenere solo piante con le stesse abitudini e spesso ciò significa associare piante della stessa famiglia se non addirittura dello stesso genere. Per questo motivo, comperare composizioni con piante appartenenti alla famiglia delle Cactaceae ed alle Crassulaceae, per esempio, che spesso si trovano in vendita, significa che durante l'inverno, se si annaffia la composizione, le Cacteceae marciranno o ezioleranno mentre, se non si annaffia, le Crassulaceae rischieranno di deperire.
Potrebbero poi esserci piante appartenenti a generi diversi che hanno bisogno di temperature molto differenti e, di conseguenza, in inverno posizionarle in un posto potrebbe esser giusto per solo alcune di essi. Se, ad esempio, si ha una composizione con piante appartenente al genere Opuntia, che resistono fino a -20°C, e altre appartenenti al genere Euphorbia, che hanno bisogno di +15°C, non si avrà un luogo idoneo per poterle sistemarle durante l'inverno. Infatti se si mette la composizione in serra fredda, le Euphorbia moriranno, mentre se si ripara il tutto in casa le Opuntia potrebbero continuare a crescere eziolando.
Per quanto riguarda, poi, i periodi come la primavera e l'estate potrebbero esserci problemi con piante che prediligono il sole pieno mentre altre piante che hanno bisogno di ombra o di mezz'ombra.
In piena estate potrebbe esserci un ulteriore problema. Molte piante tendono solamente a rallentare la crescita con le temperature più calde, necessitando ugualmente di acqua, mentre altre piante, come i Lithops o i Tylecodon, vanno in stasi e, perciò, non necessitano di annaffiature. Per questo motivo si può ben capire come alcune piante non potrebbero vivere vicino in alcuni periodi.
Purtroppo, potrebbe capitare anche che, in queste composizioni, alcune piante crescano a scapito di altre e, quindi, alcune sarebbero destinate ad una morte lenta.
Infine, se una pianta od un tipo di pianta si ammala, potrebbero esserci problemi anche per le altre. In questo caso bisognerebbe trattare con prodotti appositi tutte le piante della composizione per evitare ulteriori problemi.
Concludendo, è preferibile fare composizioni di piante grasse abbinando solo piante della stessa famiglia o dello stesso genere che si sono coltivate da qualche anno, delle quali si conoscono le abitudini che devono, perciò, risultano simili. Consiglio perciò di iniziare a fare composizioni dopo aver riprodotto con successo alcune piante della propria collezione attraverso la pratica della talea.
Composizioni facili
Per chi amasse le composizioni e ne volesse fare qualcuna di carina, senza particolari problemi, consiglio queste piante facili da trovare, coltivare e riprodurre, che non crescono a scapito le une delle altre:
la Crassula multicava che cresce poco in altezza e con ramificazioni laterali, fiorendo facilmente;
il Graptopetalum paraguayense, che dona un tocco di rosa antico con fiori a forma di stella bianca;
il Sedum palmeri di colore verde, con bellissime cascate di fiori gialli;
il Sedum rubrotinctum, che diventa rosso se tenuto al sole, con fiori gialli;
il Sedum spectabile che cresce abbastanza poco in altezza e dona fiori rosa fin dai primi anni;
il Graptosedum 'Vera Higgins' che dona un tocco deciso di rosa scuro:
il graptosedum 'Francesco Baldi' che con le sue rosette, forse un po' troppo grandi, dona un tocco di azzurrognolo alla composizione.
la Crassula multicava che cresce poco in altezza e con ramificazioni laterali, fiorendo facilmente;
il Graptopetalum paraguayense, che dona un tocco di rosa antico con fiori a forma di stella bianca;
il Sedum palmeri di colore verde, con bellissime cascate di fiori gialli;
il Sedum rubrotinctum, che diventa rosso se tenuto al sole, con fiori gialli;
il Sedum spectabile che cresce abbastanza poco in altezza e dona fiori rosa fin dai primi anni;
il Graptosedum 'Vera Higgins' che dona un tocco deciso di rosa scuro:
il graptosedum 'Francesco Baldi' che con le sue rosette, forse un po' troppo grandi, dona un tocco di azzurrognolo alla composizione.