il Rinvaso
Euphorbia grandicornis
Il rinvaso delle piante grasse va effettuato in linea generale ogni 2-3 anni preferibilmente all'inizio della primavera (marzo) o quando risulta necessario perchè ad esempio le radici escono dai fori di scolo (il vaso potrebbe esser pieno di radici) o il vaso risulta troppo piccolo per il fusto o per le piante presenti o perchè la crescita della pianta risulta stentata o nulla. Fanno eccezione piante particolarmente delicate o piante che risentono molto del rinvaso come i Melocactus che molto probabilmente perderebbero le radici fino ad arrivare anche alla morte.
Dopo l'acquisto ogni pianta andrebbe svasata (io lo faccio in ogni stagione) e bisognerebbe ripulire le radici dal substrato presente, togliere le più vecchie e controllare se vi sono parassiti.
Le piante acquistate presso i garden/vivai sono coltivate in un substrato così compatto che spesso non si riesce a liberare le radici a meno di non strapparne la maggior parte. Per ovviare a questo inconveniente si può metter il panetto di terra in una vaschetta con acqua per ammorbidire il substrato per alcune ore; questo metodo non va fatto però in inverno, specialmente con le cactaceae, per evitare che la pianta inizi a crescere.
Una volta che si è tolto tutto il substrato si mette la pianta con la radice nuda in un luogo fresco e non al sole per alcuni giorni fino anche ad una settimana o più per le piante molto grandi. Infatti bisogna consentire alle radici di cicatrizzarsi bene prima del rinvaso.
Il vaso che si dovrà utilizzare dovrà esser proporzionato al fusto ed alle radici della pianta: se troppo piccolo le radici della pianta creerebbero degli intrecci inestricabili tali da impedire un buon assorbimento dell'acqua portandola al soffocamento, se troppo grosso rischia di far marcire la pianta perchè l'acqua non verrebbe assorbita tutta in poco tempo.
Se la pianta è stata coltivata in un substrato corretto di un coltivatore appassionato non si avranno problemi a liberarla dal vecchio substrato poichè vi saranno sufficienti inerti e di conseguenza vi sarà solo una minima perdita di radici; il vaso che si utilizzerà sarà leggermente più grande del precedente.
Per un rinvaso corretto si preferisce utilizzare inerte molto grosso (come lapillo 13-15 mm) nella parte inferiore del vaso, inerte di varie dimensioni mescolato al terriccio nella parte centrale del vaso dove saranno presenti solo le radici e infine solo inerte molto fine (come lapillo 1-3 mm o 3-5 mm, ghiaia fine di fiume) per circondare il colletto della pianta, la parte più delicata della pianta.
L'uso delle conchiglie sminuzzate è sconsigliabile poiché aumenta l'alcalinità della composta a meno di non trovarsi di fronte ad una pianta amante di terreni calcarei.
Può esser opportuno, se si possiedono molte piante uguali, rinvasare più piante in uno stesso vaso in quanto nessuna crescerà a scapito delle altre, bisogna solo trovare un vaso adeguato a più piante. L'unico problema rimane il fatto che se una incappa in problemi bisognerà trattare tutte le piante del vaso.
Non va mai annaffiata subito una pianta grassa appena rinvasata. Bisogna aspettare una settimana o più se si effettua in primavera inoltrata o in estate. Se invece si è in autunno o in inverno bisogna aspettare che arrivi la primavera inoltrata per le piante appartenenti alla famiglia delle cactaceae e alla piante grasse che non necessitano di annaffiature nel periodo di riposo come ad esempio la maggior parte delle euphorbiaceae, mentre per le piante che vanno annaffiate anche un pò d'inverno bisognerò attendere un mese. Bisogna metter la pianta appena rinvasata all'ombra: mai metterla subito al sole pieno; dopo la prima annaffiata bisogna abituarla al sole se, naturalmente, è una pianta da sole pieno.
Purtroppo nei garden/vivai si trova molto spesso l'argilla espansa ma per la coltivazione delle piante grasse non è adeguata. Se la si possiede e non la si vuole buttare o regalare la si può utilizzare con piante molto robuste come Sedum sieboldii, Sedum spectabile, Graptopetalum paraguayense.
Dopo l'acquisto ogni pianta andrebbe svasata (io lo faccio in ogni stagione) e bisognerebbe ripulire le radici dal substrato presente, togliere le più vecchie e controllare se vi sono parassiti.
Le piante acquistate presso i garden/vivai sono coltivate in un substrato così compatto che spesso non si riesce a liberare le radici a meno di non strapparne la maggior parte. Per ovviare a questo inconveniente si può metter il panetto di terra in una vaschetta con acqua per ammorbidire il substrato per alcune ore; questo metodo non va fatto però in inverno, specialmente con le cactaceae, per evitare che la pianta inizi a crescere.
Una volta che si è tolto tutto il substrato si mette la pianta con la radice nuda in un luogo fresco e non al sole per alcuni giorni fino anche ad una settimana o più per le piante molto grandi. Infatti bisogna consentire alle radici di cicatrizzarsi bene prima del rinvaso.
Il vaso che si dovrà utilizzare dovrà esser proporzionato al fusto ed alle radici della pianta: se troppo piccolo le radici della pianta creerebbero degli intrecci inestricabili tali da impedire un buon assorbimento dell'acqua portandola al soffocamento, se troppo grosso rischia di far marcire la pianta perchè l'acqua non verrebbe assorbita tutta in poco tempo.
Se la pianta è stata coltivata in un substrato corretto di un coltivatore appassionato non si avranno problemi a liberarla dal vecchio substrato poichè vi saranno sufficienti inerti e di conseguenza vi sarà solo una minima perdita di radici; il vaso che si utilizzerà sarà leggermente più grande del precedente.
Per un rinvaso corretto si preferisce utilizzare inerte molto grosso (come lapillo 13-15 mm) nella parte inferiore del vaso, inerte di varie dimensioni mescolato al terriccio nella parte centrale del vaso dove saranno presenti solo le radici e infine solo inerte molto fine (come lapillo 1-3 mm o 3-5 mm, ghiaia fine di fiume) per circondare il colletto della pianta, la parte più delicata della pianta.
L'uso delle conchiglie sminuzzate è sconsigliabile poiché aumenta l'alcalinità della composta a meno di non trovarsi di fronte ad una pianta amante di terreni calcarei.
Può esser opportuno, se si possiedono molte piante uguali, rinvasare più piante in uno stesso vaso in quanto nessuna crescerà a scapito delle altre, bisogna solo trovare un vaso adeguato a più piante. L'unico problema rimane il fatto che se una incappa in problemi bisognerà trattare tutte le piante del vaso.
Non va mai annaffiata subito una pianta grassa appena rinvasata. Bisogna aspettare una settimana o più se si effettua in primavera inoltrata o in estate. Se invece si è in autunno o in inverno bisogna aspettare che arrivi la primavera inoltrata per le piante appartenenti alla famiglia delle cactaceae e alla piante grasse che non necessitano di annaffiature nel periodo di riposo come ad esempio la maggior parte delle euphorbiaceae, mentre per le piante che vanno annaffiate anche un pò d'inverno bisognerò attendere un mese. Bisogna metter la pianta appena rinvasata all'ombra: mai metterla subito al sole pieno; dopo la prima annaffiata bisogna abituarla al sole se, naturalmente, è una pianta da sole pieno.
Purtroppo nei garden/vivai si trova molto spesso l'argilla espansa ma per la coltivazione delle piante grasse non è adeguata. Se la si possiede e non la si vuole buttare o regalare la si può utilizzare con piante molto robuste come Sedum sieboldii, Sedum spectabile, Graptopetalum paraguayense.